L’Europa, la Democrazia e la Massoneria, di Gianfranco Murtas

ECONOMISTI, VIL RAZZA DANNATA, di Danilo Taino

Non si sono mai fatti amare, ma dopo la Grande Crisi sono considerati pericolosi. Tanto da non volerli nemmeno come compagni di viaggio. Da  SETTE,  settimanale de Il corriere della sera, n° 21, 27 maggio 2016.

Il declino dell’Occidente? Possiamo rinviarlo, di Angelo Panebianco.

L’Europa non è necessariamente spacciata. Nonostante le apparenze, disponiamo tuttora di molte risorse per smentire gli uccelli del malaugurio.

I movimenti populisti e gli errori delle élite, di Angelo Panebianco

Dietro i movimenti cosiddetti populisti ci sono problemi autentici. Solo se verranno offerte risposte convincenti, essi potranno essere battuti. Se si sceglie il silenzio o il disprezzo, allora hanno già vinto e l’Europa andrà in pezzi.

America e il caso Trump: l’uomo forte e le democrazie, di Zygmunt Bauman

Perché le società in declino puntano sui nazionalisti che vogliono chiudere le porte. Da Il Corriere della sera del 27 maggio 2016. * Il famoso sociologo sarà presente a Cagliari, nel festival Leggendo metropolitano, dall’1 al 5 giugno, tutta la settimana prossima.

Per il referendum di ottobre: con il no, riprendere in mano la bandiera di una nuova Autonomia contro il centralismo statale, di Pietro Soddu.

Dall’intervento di Pietro Soddu fatto in occasione della presentazione del libro di Salvatore Mura “Pianificare la modernizzazione. Istituzioni e classe politica in Sardegna (1959-1969)”, a Macomer, il 6 maggio 2016. Le istituzioni sarde alla vigilia dell’arrivo di Matteo Renzi per siglare il patto con Pigliaru.

La giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, 28 aprile 2016, di Valeria Casula

Anche i ricchi piangono … di SALVATORE CUBEDDU

EDITORIALE DELLA DOMENICA, 10  aprile 2016.

Noi sappiamo fare molto meglio degli italiani. Ci serve libertà, non elemosine. di Paolo Maninchedda

Dal sito ‘Sardegna e libertà’ di Paolo Maninchedda, 30 marzo 2016.

Lasciate che i cattolici parlino, di Antonio Polito

Vanno ascoltati perché su nessuno dei grandi dilemmi della modernità si può ragionevolmente decidere senza aver prima considerato il loro punto di vista.